Il senso occlusale positivo – un caso di coscienza (terza parte): sintomatologia
In sintesi i principali sintomi riferiti dai pazienti sono:
Sensazione duratura di contatti dentali prematuri o mancanti; interferenze dentali durante i movimenti della mandibola; scivolamenti durante la massima intercuspidazione; chiusura dei denti non idonea; sensazione di migrazione dei denti all’interno della bocca; concomitanti dolori oro-facciali (raro e di modesta entità)
La funzione dell’apparato stomatognatico è compromessa in modo significativo, ma soltanto per il disagio soggettivo, non per limiti o disarmonie di rilevanza clinica obiettiva. Non si rilevano infatti evidenti problemi occlusali, dentali, parodontali, alle articolazioni temporo-mandibolari e ai muscoli masticatori. Spesso i pazienti riferiscono che i sintomi sono insorti in seguito a trattamenti odontoiatrici: restauri conservativi, corone protesiche fisse, protesi rimovibili parziali o complete, avulsioni dentarie, molaggi selettivi, terapie ortodontiche o utilizzo di bite occlusali. Per quanto riguarda gli aspetti psicologici sono riferiti eventi di depressione, ansia, disturbi somatoformi e personalità ossessivo-compulsive. Spesso i pazienti con SOP lamentano problemi estetici, a volte notando asimmetrie inesistenti o riferibili alla norma (dismorfofobia). I pazienti con SOP, si rivolgono a diversi professionisti per avere ulteriori opinioni e richiedere nuovi interventi odontoiatrici, naturalmente senza successo. Correttamente Molina & Viscuso osservano: “Quasi sempre iniziano la visita con un racconto prolisso e tedioso, ricco di minuziosi particolari, della propria storia clinica che molte volte presentano anche in forma scritta. In genere manifestano disappunto verso l’operato dei vari dentisti che li hanno curati precedentemente e non raramente riferiscono di aver intrapreso dei contenziosi di carattere medico legale. Poiché normalmente si “documentano”, sentendo pareri o raccogliendo informazioni su internet, quasi sempre danno suggerimenti al professionista su cosa bisognerebbe fare per ripristinare un’occlusione corretta. Se il dentista, sospettando trattarsi di una disestesia occlusale, rifiuta di effettuare gli interventi, diventano aggressivi. Qualora il dentista, malauguratamente, intraprenda delle cure, con la presunzione che i disturbi siano di natura occlusale e che i professionisti che sono intervenuti precedentemente non siano stati competenti, entra in un circolo vizioso che, come detto, non porta alla risoluzione del problema anzi, quasi sempre, peggiora il quadro clinico.”
Ricerca per tag